ALDO INNOCENTI Relazione Walking Italy giugno 2020
Giorno 1
Fonte Betto e Fonte Le Rocciole
Sulle Colline Pistoiesi, a nord di Candeglia, fra le piccole frazioni dei Corsini Bianchi (da una parte) e di Laschetta, La Valle e Fabbriche (dall'altra) si trovano due sorgenti: siamo a circa 300 m. s.l.m. La prima e' la
Fonte Betto
e non versa in buone condizioni, ricoperta quasi completamente dalla vegetazione; l'altra e' la
Fonte Le Rocciole
, che invece si presenta in discrete condizioni. 2088 - FONTE BETTO e FONTE LE ROCCIOLE
Giorno 4
St03Chiesa di S. Maria Maddalena de' Pazzi a Bagnolo
La
Chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi a Bagnolo
, nonostante le sue piccole dimensioni, assume importanza con l'istituzione nel 1987 della nuova parrocchia di Bagnolo. Il sacro edificio e' dedicato a Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, della nobile famiglia fiorentina, santa mistica che era solita trascorrere le estati nella villa di famiglia Il Parugiano a Bagnolo, dove ebbe le prime estasi. Di modeste dimensioni, ha impianto ad unica navata coperta soffitto ligneo a capanna sorretto da capriate. 2011 - CHIESA di S. MARIA MADDALENA de' PAZZI a Bagnolo
Giorno 7
Chiesa di Cristo Buon Pastore a San Felice
La
Chiesa di Cristo Buon Pastore a San Felice
e' la nuova Chiesa parrocchiale della frazione di San Felice ed ha sostituito l'antica chiesa, che si trova in posizione assai scomoda da raggiungere. E' stata costruita fra il 1999 e il 2001 su progetto dell'architetto pistoiese Giovanni Battista Bassi, allievo di Giovanni Michelucci: ha un impianto planimetrico quadrato, con asse principale est - ovest, e abside semicircolare. 2036 - CHIESA di CRISTO BUON PASTORE a San Felice
Giorno 10
Chiesa del Cristo Risorto a Spedalino
La
Chiesa del Cristo Risorto a Spedalino
fu costruita fra il 1991 e il 1996 per sostituire come chiesa parrocchiale l'antica chiesa di Santa Maria Assunta, ormai divenuta troppo piccola per la popolazione, assai cresciuta di numero alla fine del Novecento. Il progetto, dell’architetto Emilio Pagnini di Pistoia, si ispira a forme moderne: insieme ad essa furono costruiti anche il salone comunitario e la canonica. 2024 - CHIESA del CRISTO RISORTO a Spedalino
Giorno 14
Gello e Ponte a Teccioli
Gello
e' un piccolo borgo situato a poca distanza da Pistoia, proprio all’ingresso della valle che immette sulla Montagna Pistoiese: da qui transitava, e transita tuttora, la via che mette in comunicazione Pistoia con Modena, valicando l’Appennino Tosco – emiliano all’Abetone. A Gello il torrente Vincio di Brandeglio (proveniente da Cireglio, il cui antico nome era Brandeglio) si getta nel torrente Ombrone, ragion per cui, fino dall’antichita', due ponti contraddistinguevano l’abitato di questo paese: a scavalcare l’Ombrone c’era il Ponte Asinaio, mentre un altro antico ponte superava il Vincio di Brandeglio.
La chiesa parrocchiale e' dedicata a S. Maria: si tratta di un edificio religioso gia' esistente nel XII secolo, ma che e' stato completamente modificato nel corso del Settecento, per cui della struttura originaria non e' rimasto niente. 669 - MAGNANO
Il
Ponte a Teccioli
scavalca il Vincio di Brandeglio a Gello e si trova lungo la Via Vecchia Montanina, strada che collegava Pistoia alle localita' delle Montagna; la sua costruzione originaria risale al XIII secolo. Il torrente Vincio, che trae il proprio nome da Brandeglio (antico toponimo di Cireglio), nasce dai monti posti a nord - ovest e, dopo un percorso di circa otto km., si getta, a Gello nell’Ombrone, di cui costituisce uno dei principali affluenti. Anticamente nei pressi di questo ponte si trovavano un Ospizio, dedicato a San Pietro Romeo, e la piccola chiesa di Santa Maria ad Pontes. 1644 - PONTE a TECCIOLI
Giorno 18
Germinaia e Pulica
Germinaia
, 295 m. s.l.m., e' una frazione del Comune di Pistoia posizionata sui primi contrafforti dell'Appennino tosco - emiliano, dalla quale si gode di un bel panorama sulla pianura pistoiese. La chiesa parrocchiale e' citata per la prima volta nel 1057: allora era intitolata a Santa Maria e dipendeva dal Monastero di San Mercuriale di Pistoia. Nel XIV secolo passo' alle dipendenze della Pieve di Valdibure e gia' aveva assunta la dizione di San Niccolo'. Nel 1569, per le scarse rendite che offriva al sacerdote addetto alla sua cura, fu unita alla chiesa di San Romano a Valdibrana; riacquisto' la propria autonomia solo nel 1728. Fu completamente ristrutturata alla fine del XVIII secolo grazie alle elargizioni del granduca di Toscana Pietro Leopoldo. All’esterno, sulla parete nord, si trova una cappella, un tempo adibita ad ossario, restaurata nel 1985. 879 - GERMINAIA
L'antica chiesa di San Michele a
Pulica
si trova sul poggio che sovrasta Bigiano, nella zona situata a nord di Pistoia: e' ricordata fin da 1057 tra i possedimenti del Monastero di San Mercuriale di Pistoia. Il toponimo pulica ha origine da pubblica perché sembra che l'edificio sacro sia stato costruito su una terra pubblica come posto di tappa lungo la Via Baiana, antica strada che da Pistoia saliva a Baggio e alla Badia a Taona. Alle fine del XVIII secolo la chiesa fu venduta a privati: dell'originale costruzione romanica si notano ancora l'interno ad aula unica con abside, la facciata a capanna e i resti dell'antica torre campanaria, oltre al paramento murario in conci di arenaria e alberese. 1068 - PULICA di Pistoia
Giorno 22
Iano, Villa di Baggio e Baggio
Alla falde dell’Appennino pistoiese si trova, a 402 m. s.l.m., la frazione di
Iano
. Lungo la strada che unisce Pistoia a Iano, nella valle della Bure di Baggio, a Bussotto, esisteva una pieve assai importante, la Pieve di San Martino a Spannarecchio. Quando nel XVI questa Pieve, ormai fatiscente, fu sconsacrata, si costrui' la chiesa di San Martino a Iano, utilizzando anche molto materiale proveniente dalla vecchia pieve. Per la prima volta la localita' di Iano appare citata con il toponimo Cheiano, o Gaiano, nel XII secolo. 574 - IANO
Villa di Baggio
si trova a circa 400 m. s.l.m. sui primi contrafforti dell'Appennino tosco - emiliano, lungo l'antica Via Baiana, strada che collegava Pistoia all'antico Monastero di San Salvatore alla Fontana Taona, l'attuale localita' di Badia a Taona nella Foresta dell'Acquerino: dell'antico monastero, che ha ospitato fino a duecento monaci, ora e' rimasto solo qualche rudere. Il paese di Villa di Baggio e' sorto dopo Baggio, ma si e' sviluppato ed e' cresciuto in tempi recenti, tanto da avere una popolazione assai maggiore. La chiesa parrocchiale e' dedicata a Sant'Antonio da Padova ed e' stata ricostruita fra il 1740 ed il 1753, dopo che quella precedente, eretta solo pochi decenni prima, stava crollando a causa di dissesti statici. In origine fu dipendente dalla chiesa di San Michele di Baggio ed acquisto' la propria autonomia solo nel 1845. 880 - VILLA di BAGGIO
Baggio
e' il paese situato piu' in alto nella Valle della Bure di Baggio (495 m. s.l.m.): si trova proprio sul percorso di una antica strada, la Via Baiana, che prende il nome da questo antico borgo. Questa strada proveniva da Pistoia, attraversava Bigiano e Germinaia, e, dopo aver oltrepassato Baggio, proseguiva per l'importante Abbazia di S. Salvatore alla Fontana Taona (l'odierna localita' di Badia a Taona, dove nell'Alto Medioevo si trovava una grande abbazia che arrivo' ad ospitare fino a duecento monaci) per andare a terminare a Bologna. La strada c'e' ancora, solo che dopo Baggio e fino a Badia a Taona diventa sterrata.
Gli abitanti di Baggio si sono dedicati da sempre al lavoro nei boschi, specializzandosi nella fabbricazione del carbone: infatti i baggesi, fino a poche decine d'anni fa, erano soliti recarsi in Maremma per tutto il periodo autunnale ed invernale per fare carbone. La loro e' stata una vita di stenti e sacrifici e non per niente in paese e' stato creato il Museo del Carbonaio, proprio per ricordare questa peculiarita' dei baggesi e perche' non si perdesse la memoria delle loro fatiche. 373 - BAGGIO
Giorno 27
Candeglia e Santomoro
Da Pistoia, dirigendosi a nord verso l’Appennino tosco – emiliano, la prima localita' che s’incontra e'
Candeglia
, oggi inglobata nell’immediata periferia cittadina: si tratta di un antico nucleo abitato, un tempo noto come Candecla, situato alla confluenza di due rami del torrente Bure, la Bure di Baggio e la Bure di Santomoro. In quest’area sorgeva una cappella privata che, passata di proprieta' ai vescovi pistoiesi, assunse a chiesa parrocchiale: si tratta della chiesa di San Pietro. Dell’impianto originario di quest’edificio religioso, sicuramente anteriore al Mille, non resta piu' niente: rimangono, invece, tracce della fase romanica (XII – XII secolo) sulla facciata, sul fianco nord e sul campanile. La chiesa e' stata ampliata nel 1777 con la costruzione delle due cappelle laterali. Sulla strada che conduce a Santomoro e all’Acquerino, a poche centinaia di metri da Candeglia, si trova la Villa Rospigliosi, una delle tante di proprieta' di questa famiglia che dette l’unico papa pistoiese della storia, Giulio Rospigliosi, papa Clemente IX. 838 - CANDEGLIA
Santomoro
e' un paese che si trova a pochi km. da Pistoia, ai piedi dei primi contrafforti dell'Appennino, lungo l'antica strada che collegava Pistoia all'antico Monastero di San Salvatore alla Fontana Taona, l'attuale localita' di Badia a Taona nella foresta dell'Acquerino. Santomoro, d'origine molto antica, deriva il suo nome da Santo Mauro, monaco benedettino al quale sembra fosse dedicato un oratorio in questa localita' gia' prima del Mille: vi era annesso anche un ospizio per i viandanti che per questa strada risalivano verso il Monastero della Fontana Taona. Che in questa zona vi fosse un oratorio dedicata a San Mauro lo attesta anche il fatto che l'attuale chiesa di San Silvestro fino al XVI secolo era dedicata ai Santi Mauro e Silvestro: dopo la costituzione in parrocchia, alle fine di questo secolo, rimase il solo Silvestro. La chiesa, in stile romanico, e' del secolo XII, ma ha subito vari rimaneggiamenti: il campanile e' anteriore alla costruzione della chiesa, tanto che si e' ritenuto che fosse in origine una torre di guardia. 885 - SANTOMORO
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