Orientamento
Topografia



Carte topografiche

Per muoversi nell'ambiente, qualsiasi esso sia, e' necessario sapersi orientare perché questo significa sapere dove ci si trova rispetto a un punto che si vuole raggiungere e come raggiungerlo; orientarsi consente anche di apprezzare meglio tutto il territorio che ci circonda. La carta topografica è quindi una rappresentazione ridotta, approssimata e simbolica, della superficie terrestre.

La riduzione avviene in base ad un rapporto prestabilito tra la distanza reale misurabile tra due punti sul terreno e la distanza misurabile tra i due punti che li rappresentano sulla carta; questo rapporto è detto "scala" e per esempio l'indicazione 1:50.000 significa che 50 metri sul terreno corrispondono a 1 millimetro sulla carta e viceversa.

Avendo a disposizione queste carte si può:

- Avere un'idea abbastanza reale del terreno.
- Misurare le distanze.
- Studiare il cammino da percorrere.
- Stabilire la posizione in cui ci si trova in un determinato momento.


Non tutti gli oggetti di interesse pratico possono essere rappresentati sulla carta rispettando la loro scala e pertanto si ricorre a simboli convenzionali elencati a margine della carta con i rispettivi significati con i quali è opportuno prendere confidenza; questi si riferiscono a costruzioni, strade, corsi d'acqua, vegetazioni, ecc. Le isoipse o curve di livello rappresentano il rilievo del terreno, dando una visione plastica dei dislivelli (sulle carte 1 : 25.000 una curva isometrica è disegnata ogni 25 m). Quanto più le isoipse sono vicine tanto più ripido è il pendio che rappresentano. Di ciò bisogna ricordarsi quando si misurano le distanze sulla carta: la distanza reale sarà tanto maggiore quanto maggiore sarà la pendenza. Disegnando graficamente un triangolo rettangolo (si prenda come base uno dei due cateti) in cui la base equivale alla distanza calcolata sulla carta e l'altezza al dislivello calcolato con le curve di livello, si può trovare la distanza reale da percorrere che è uguale all'ipotenusa del triangolo così fatto.

Fondamento di ogni carta topografica è la rete costituita dai meridiani (linee immaginarie verticali, che vanno da Nord a Sud, passanti per i poli e perpendicolari all'Equatore) e dai paralleli (linee immaginarie orizzontali, orientate da Est ad Ovest parallele all'Equatore), alle quali è riferita, con longitudine e latitudine, la posizione di
ciascun luogo.

La longitudine si conta dal meridiano 0 (Greenwich) ed aumenta verso Est e verso Ovest fino a 180°. Lo zero della latitudine è l'Equatore dal quale le latitudini vanno aumentando verso Nord e verso Sud fino a 90° che corrisponde al Polo. Ogni grado è diviso in 60 minuti (') e ciascun minuto in 60 secondi ('').

Una carta topografica dei luoghi che ci apprestiamo a visitare non dovrebbe mai mancare nello zaino e, durante un trekking, vanno consultati spesso, non solo quando si perde orientamento, ma anche durante il percorso.
Memorizzare preventivamente elementi del territorio rilevati dalla carta, significa, lungo il cammino stesso, sapere sempre con buona approssimazione dove ci troviamo.

File .zip con coordinatometri, compassi, calcolo di aree, griglie UTM che potete stampare sui lucidi ed usare con le cartine topografiche

(topografia.zip  -  174 Kb)

Sono strumenti di misura: come righelli che invece di indicare i centimetri, misurano i sottomultipli del grado, le aree, le distanze su una cartina topografica di qualsiasi scala.

Dove reperire le cartine topografiche

Le carie topografiche più indicate per l?escursionismo sono quelle con scala 1:25.000 (1 cm = 250 metri); quelle in scala 1:50.000 (1 cm = 500 m) si rivelano utili per avere il quadro generale di un itinerario lungo. Purtroppo non sempre sono aggiornate, perciò prima di acquistarle conviene verificare la data di pubblicazione.

Atlante Italiano: Portale dedicato alla visione gratuita on-line della Cartografia a base Nazionale dell' Intero Territorio Italiano. É presente l'intera cartografia IGM 1:25.000, le ortofoto (foto dall'aereo) a colori ad alta risoluzione (20m X 20m), il modello digitale del terreno e altra cartografia a scala più grande. Maggiori informazioni e link del portale AtlanteItaliano.

Istituto Geografico Militare (Viale F. Strozzi 14, 50129 Firenze, tel. 055/496416) pubblica le carte topografiche, suddivise in fogli, quadranti e tavolette, in scala 1:100.000, 1:50.000 e 1:25.000.

Sportelli cartografici regionali in Italia:

Regione

Sportello Cartografico

REGIONE ABRUZZO
Via Leonardo da Vinci, 1
67100 L?Aquila
tel. 08623631
www.regione.abruzzo.it

Servizio per l'informazione territoriale e la telematica
Via Leonardo da Vinci, 1
67100 L?Aquila
fax 0862363615
www.regione.abruzzo.it/cartografia/Default.htm

REGIONE BASILICATA
Via Anzio
85100 Potenza
tel. 09714477111
www.regione.basilicata.it

Centro Distribuzione Cartografia
Via del Gallitello
85100 Potenza
tel. 0971475209
fax 0971448954
sircarto@regione basilicata.it,

www.regione.basilicata.it/CARTOGRAFIA_REGIONALE/default.htm

REGIONE CALABRIA
Viale De Filippis
88100 Catanzaro
tel. 09618511
www.regione.calabria.it

REGIONE CAMPANIA
Via S. Lucia, 81
80132 Napoli
tel. 0817961111
www.regione.campania.it

Ufficio Cartografico
fax 0817966967

www.regione.campania.it/territorio/cartografia/regionecampania.htm

REGIONE EMILIA ROMAGNA
Viale Aldo Moro, 52
40127 Bologna
tel. 0516390522
www.regione.emilia-romagna.it

Servizio Sistemi Informativi Geografici
Viale Silvani 4/3 Bologna
cartgis@regione.emilia-romagna.it

www.regione.emilia-romagna.it/fr_cartografica.htm

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
Piazza dell?Unità d?Italia, 1
34121 Trieste
tel. 040771111
www.regione.fvg.it

Servizio dell'informazione territoriale e della cartografia
Via Giulia, 75/1
34126 Trieste
s.cartografia@regione.fvg.it

www.regione.fvg.it/istituzionale/uffici/uffici.htm

REGIONE LAZIO
Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7
00147 Roma
tel. 0651686522/3/4
www.regione.lazio.it

S.I.T.
Via del Giorgione, 129
00147 Roma
tel. 0651685937 fax 0651685921
sit@sirio.regione.lazio.it

www.sirio.regione.lazio.it/urbanistica/sit/sitindex.html

Cartografia on-line della regione a cura dell'Assessorato Ambiente e Protezione Civile
Via del Caravaggio, 99
00147 Roma

www.cartografia.lazio.it

REGIONE LIGURIA
Via Fieschi, 15
16121 Genova
tel. 01054851
www.regione.liguria.it

Servizio Sistemi Informativi
Viale delle Brigate Partigiane, 2
16129 Genova
tel. 0105484170
fax 0105484426
infoter@regione.liguria.it

www.regione.liguria.it/territor/12_carto/frameset.htm

REGIONE LOMBARDIA
Via F. Filzi, 22
20124 Milano
tel. 0267655501
www.regione.lombardia.it

Sistema Informativo Territoriale
Piazza Duca D'Aosta, 4
(per comunicazioni postali indirizzare a Via F. Filzi, 22)
20124 Milano
tel. 0267655371

sit_RL@Regione.Lombardia.it

REGIONE MARCHE
Via Tiziano, 44
60125 Ancona
tel. 0718061
www.regione.marche.it

Ufficio cartografia e informazioni territoriali
Via Tiziano, 44
60125 Ancona
tel. 0718061 - 8063534
ufficio.cart@regione.marche.it

www.regione.marche.it/cartografia/

REGIONE MOLISE
Via XXIV Maggio
86100 Campobasso
tel. 08744291
www.regione.molise.it

S.I.A.R.
Via N. Sauro, 1
86100 Campobasso
tel. 08744291
fax 0874429444

http://siar.molise.it/siar/siar.nsf?Open

REGIONE PIEMONTE
Piazza Castello, 165
10122 Torino
tel. 01143211
www.regione.piemonte.it

Settore Cartografico Regionale
Corso Orbassano, 336
(Centro NADIM)
10137 Torino
tel 011 43207004
fax 011 43207013
cartografico@regione.piemonte.it
http://gis.csi.it/repertorio/v3/pia/SettCart.htm

REGIONE PUGLIA
Lungomare Nazario Sauro, 33
70100 Bari
tel. 080540611
www.regione.puglia.it

Ufficio Informatico e Servizio Cartografico
Via Postano, 6
70121 Bari
tel. 0805406301
cartografico@cartografico.puglia.it

REGIONE SARDEGNA
Viale Trento, 69
09123 Cagliari
tel. 0706067000
www.regione.sardegna.it

REGIONE SICILIA
Piazza Indipendenza, Palazzo D?Orleans
90141 Palermo
tel. 091696411
www.regione.sicilia.it

Assessorato Territorio ed Ambiente
Via Ugo La Malfa, 169
90146 Palermo
tel. 0916967797
fax 0916967877-9

http://195.31.221.130/web/arta/menu.htm

REGIONE TOSCANA
Via Cavour, 2
50129 Firenze
tel. 05523871
www.regione.toscana.it

AreaSIT Cartografia
Via di Novoli, 26
50127 Firenze
tel. 0554383886 - 4383978
fax 055438 3570
arcdata@regione.toscana.it
http://www.rete.toscana.it/sett/territorio/carto/

REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE
Via Gazzoletti, 2
38100 Trento
tel. 0461201111
www.regione.taa.it

REGIONE UMBRIA
Piazza Italia, 2 - Palazzo Cesaroni
06121 Perugia
tel. 0755761
www.regione.umbria.it

Servizio Informativo Territoriale
Via M. Angeloni, 61
06124 Perugia
tel. 0755045916
fax 0755045566
siter@regione.umbria.it

REGIONE VAL D?AOSTA
Piazza Deffeyes, 1
11100 Aosta
tel. 0165/2731
www.regione.vda.it

Ufficio Cartografico
Via Promis, 2
11100 Aosta
tel. 0165272751/56
fax 0165272291
u-cartografia@regione.vda.it

www.regione.vda.it/territorio/cartografia/accesso_i.asp

REGIONE VENETO
Palazzo Ferro-Fini, Canal Grande
30123 Venezia
tel. 04127921
www.regione.veneto.it

Servizio Cartografico
Calle Priuli - Cannaregio, 99
30121 Venezia
tel. 0412792571-2-6-7
fax 0412792236
serv.cartografico@mail.regione.veneto.it

http://cartografico.regione.veneto.it

Le Carte turistiche Kompass (loc. Ghiaie di Gardolo 166/d, 38014 Gardolo-TN, tel.0461/961217) coprono tutto l'arco alpino, parte dell'Appennino e dell'Italia insulare. Alla carta in scala 1:50.000 si affianca una nuova versione (carta e guida a quattro colori in busta doppia) in scala 1:25.000. Sono anche disponibili carte topografiche per escursionisti e cicloturisti relative all?Austria e alla Germania.

La casa editrice Tabacco (Via E. Fermi 78, 33010 Tavagnecco-UD, tel. 0432/573822), con carte in scala 1:50.000 e 1:25.000, copre il settore nord-orientale delle Alpi: Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto.

Touring Club italiano (Corso Italia 10, 20122 Milano, tel. 02/85621), oltre ad atlanti, piante di molte città d'Italia e carte turistiche d'Europa, dispone di una cartografia, dedicata alle regioni, in scala 1:200.000 e di carte turistiche in scala 1:50.000 e 1:100.000 delle Alpi, di parte dell'Italia centro-meridionale e di diversi Parchi nazionali.

L?istituto Geografico Centrale (Via Prati 2, 10121 Torino, tel. 011/534850) pubblica una serie di carte in scala 1:25000 e 23 in scala 1:50.000, principalmente delle Alpi Occidentali e Centrali. Vengono aggiornate spesso e sono espressamente studiate per gli escursionisti.

Si rammenta che per un buon utilizzo delle informazioni presenti sulla carta topografica è indispensabile l'utilizzo congiunto della bussola.

La bussola

La bussola è un semplicissimo strumento che con l'ago magnetico segna il Nord magnetico, in base al quale si determina la direzione che si deve seguire. Il quadrante circolare è suddiviso in 360°. Il Polo magnetico, segnato dalla bussola, non corrisponde al Nord geografico. La differenza angolare, cosiddetta declinazione (vedi Declinazione), varia secondo il luogo e cresce o cala con il tempo poiché il campo magnetico della Terra muta continuamente. In Europa la declinazione ha un valore molto basso, ma in alcune zone del mondo raggiunge valori anche di 10-20°. Pertanto bisogna controllare sempre sulle carte topografiche il valore della declinazione, e correggere poi la direzione reale aggiungendo o sottraendo il numero dei gradi indicati. Queste operazioni servono poco per i viaggi brevi, ma nel caso di un lungo trekking, dove la declinazione è notevole, si devono sempre tenere in considerazione.

Esistono diversi tipi di bussole (vedi Accessori - bussola). Per quelle semplici è sufficiente compiere una rotazione fino a far coincidere la punta dell'ago con il Nord, dopodiché si può leggere la posizione dei vari punti cardinali. Altre, più complesse, possiedono un quadrante girevole con l'aggiunta della rosa dei venti; si stabilisce allora la direzione immediatamente. Diversi tipi hanno anche un mirino che permette di eseguire rilevamenti. Un modello molto pratico per la lettura sulla carta è quello
usato nelle gare di orientamento (nella foto in alto, montata su una base di plastica); poggiandolo sulla carta topografica aiuta a leggere con molta precisione la direzione e a fare rilevamenti.

Punti cardinali: Nord = 360°; Est = 90°; Sud = 180° ed Ovest = 270°. Avendo il Nord davanti, il Sud rimane alle spalle, l'Est perpendicolarmente a destra, e l'Ovest
dalla parte opposta. (A sinistra la "rosa dei venti")

Come si orienta la carta topografica con l'aiuto della bussola

Ogni volta, prima di usare la bussola, dobbiamo con essa orientare la carta. E' un'operazione semplicissima ed importantissima. Prima di tutto devi badare a due cose:

  1. il piano della bussola deve essere assolutamente orizzontale rispetto al terreno, altrimenti l'ago calamitato non potrà muoversi liberamente.

  2. usando la bussola ricordati di non stare sotto linee ad alta tensione o in vicinanza di masse metalliche (tralicci, pali di ferro, autocarri, radio, tv, ecc.). Possono influenzare l'ago magnetico e farlo impazzire facendoti cadere in gravi errori di orientamento.

Ora passiamo alla pratica. Sappiamo che per convenzione il nord è in alto. Così il margine alto della cartina corrisponde al nord. Su un lato della tavoletta, ben distesa ed orizzontale al terreno, posiamo la bussola stando ben attenti che il margine verticale della cartina coincida con l'asse nord-sud della bussola (corretta con la declinazione, ove sia rilevante). In poche parole dobbiamo fare in modo che l'asse nord-sud della bussola sia perpendicolare al margine alto della cartina (figura a lato). E' evidente che per fare ciò dobbiamo girare la carta e non la bussola la quale indica sempre il nord.

Studiando con attenzione il posto dove ci si trova, si possono riconoscere alcuni punti in base alla configurazione del terreno o alle varie costruzioni, e in seguito determinare la propria posizione per procedere nella direzione voluta. Il percorso viene valutato sulla base della distanza, del dislivello, dell'angolo di direzione di marcia e della natura del terreno. Da ricordare che in montagna quasi mai la via più diretta è necessariamente la più breve o la più sicura.

Come si trova il punto in cui si é o punto bussola

Per fare il punto é indispensabile avere la tavoletta (carta topografica) della zona in cui si é, una bussola, una righello, una matita ed un goniometro.

1) Si orienta la tavoletta (come visto sopra).

2) Si determina, con la bussola, l'azimut (direzione in gradi ottenuti puntando la bussola, come nella figura a lato. Per maggiori informazioni vai ad Azimut) di un riferimento visibile (una casa, una chiesa, una torre, la cima di un monte?) alla vostra destra ed individuabile sulla tavoletta (punto B nell'immagine sopra).

3) Si traccia sulla tavoletta una linea a matita passante per il riferimento scelto e con inclinazione pari all?angolo azimut trovato per quel riferimento.

4) Si ripeteranno i punti 2 e 3 per un altro riferimento individuabile a sinistra (punto A nell'immagine sopra).

5) Eventualmente si può ripetere l'operazione per un altro riferimento (punto C nell'immagine sopra).

6) L?intersezione delle tre rette dà il punto in cui ci si trova.

Uso dell'altimetro per l'orientamento

L'altimetro, oltre che per l'uso più evidente di indicarci la quota alla quale ci troviamo, ha anche molte applicazioni, unito alla carta ed alla bussola, nella soluzione di problemi di orientamento.

Se ci troviamo al bivio di un sentiero o alla biforcazione di una valle ed abbiamo dei dubbi su quale strada scegliere, l'altimetro, con l'ausilio della carta ci dirà se il bivio che abbiamo di fronte è quello giusto o se magari ve n'è un altro più avanti. Dalle curve di livello o da una quota indicata sulla carta potremo infatti riconoscere la quota del punto che cerchiamo e controllare la quota del punto in cui ci troviamo.

Il problema dell'individuazione del punto in cui ci si trova (paragrafo precedente) ha nell'uso dell'altimetro un utile controllo in quanto, se, dopo aver fatto il punto con il sistema dei rilevamenti degli azimut, l'altimetro non ci conferma la quota del luogo in cui noi pensiamo di trovarci (con un margine di ± 10 metri) significa che nei rilevamenti abbiamo commesso un errore e quindi converrà ricontrollare il tutto.

Un punto stimato, sempre che si abbia l'accortezza di tarare l'altimetro tute le volte che si presenta la possibilità (ad esempio in corrispondenza di un incrocio del sentiero con quota segnata sulla carta topografica), può essere fatto individuando sulla carta, lungo l'itinerario che stiamo percorrendo, la quota del punto in cui ci troviamo rilevata con l'altimetro. Se infatti il nostro percorso è segnato sulla carta e ha una pendenza, almeno a grandi tratti, sempre positiva o sempre negativa, cioè senza saliscendi, si può determinare il punto in cui si è solamente "scorrendo" il sentiero sulla carta fino a che non si incroci con la quota dove ci si trova rilevata dall'altimetro.

Nel problema di fare il punto rilevando tre punti visibili sul territorio, si può sostituire un rilevamento con una curva di livello (la più vicina alla quota rilevata dall'altimetro) o, se ci si trova su un sentiero segnato sulla cartina, si possono sostituire due rilevamenti con la curva di livello ed il sentiero. Il sistema è evidentemente molto utile nel caso che si riesca a rilevare un solo elemento noto (orizzonte solo in parte libero da nubi). In tal caso, basterà misurare l'azimut dell'elemento noto riportandolo sulla carta; l'intersezione del rilevamento con la curva di livello sulla quale ci troviamo e con il sentiero (o un altro rilevamento) ci darà la nostra posizione.

Un'ulteriore utilizzo dell'altimetro per fare il punto (specialmente in mancanza di visibilità) è quello cosiddetto della "tangente alla curva di livello". Sfruttando il principio che per un breve tratto ogni curva di livello può considerarsi rettilinea si potrà, una volta individuata la curva su cui ci troviamo tramite l'altimetro, misurare con la bussola la direzione di un tratto di essa. Basterà infatti far camminare il proprio compagno in piano per 10 o 20 metri e rilevare l'azimut di quel tratto di curva. Riportando sulla carta tale direzione, il punto di tangenza con la curva di livello su cui ci troviamo ci darà la nostra posizione. Ci sono naturalmente casi, specie se il dubbio sulla nostra posizione spazia su una vasta zona di terreno, in cui tale tangente può corrispondere a più di un punto. In questa eventualità occorrerà verificare altri elementi per individuare il punto in cui ci troviamo veramente: la pendenza del terreno intorno, l'andamento della curva di livello qualche decina di metri più avanti o indietro, la vegetazione, l'incontro, nel seguire la curva, di qualche elemento caratteristico. Insomma, quando si è "nei pasticci" la sola topografia, pur fornendo un valido aiuto, può non bastare e a questo punto si deve innanzitutto mantenere la calma sfruttando al meglio i propri mezzi di orientamento e il proprio senso dell'orientamento (vedi orientamento in un ambiente nuovo).

Il percorso rettificato

Testi di Attilio Grieco - TUTTO SCOUT - Editrice PIEMME: informazioni sull'edizione

Il percorso rettificato serve per effettuare in maniera rapida un rilievo topografico di una certa zona, basandoti su un disegno schematico da tracciare lungo il percorso. Questo disegno schematico si chiama percorso rettificato e consiste, come dice il nome, nel raddrizzare il percorso, cioè nel disegnare tutta la strada percorsa lungo una linea retta. Al termine, si potranno disegnare le varie parti del percorso così come sono nella realtà, in modo da costruire una cartina topografica della zona.

1ª fase: il percorso rettificato:

RettificatoDividi il foglio in 3 parti. Nella parte centrale del foglio disegna in scala la strada percorsa e i suoi immediati dintorni (bivi, ponti, incroci, campi,ecc.). Inizia dal basso del foglio e procedi verso l'alto. Utilizza i comuni simboli topografici convenzionali, oppure altri simboli di tua invenzione.

Ogni volta che la strada cambia direzione dovrai tracciare una linea orizzontale di separazione e disegnare il nuovo tratto di strada fino alla curva successiva. Otterrai, così, i vari "pezzi di strada", uno dopo l'altro. Nella fascia centrale del foglio indica, per mezzo di frecce, le varie posizioni che il Nord assumerà via via rispetto alla strada percorsa. Nel percorso rettificato oltre alla freccia indicante il Nord, si devono segnare anche i gradi dell'angolo che la strada forma con il Nord (cioè l'azimut di ogni "pezzo di strada").

Nelle due fasce laterali dovrai scrivere tutto quello che vedi, sia a destra che a sinistra della strada percorsa, tenendo sempre presenti distanze e direzioni. Sul margine sinistro del foglio segna la lunghezza di ogni tratto (misurata con i passi).

2ª fase: la trasformazione topografica:

Finito lo schizzo, potrai costruire una carta topografica schematica delle zone dove sei passato. Basterà prendere un altro foglio di carta, segnare su di esso la direzione del Nord e disegnare le strade percorse, tenendo presenti l'orientamento dei vari "pezzi", cioè le varie direzioni del Nord, e le distanze. In altre parole, disegna in scala il primo "pezzo" del percorso, mettendo il Nord parallelo a quello che hai segnato sul tuo foglio di carta. Poi disegna il secondo "pezzo", mettendo sempre il nord parallelo a quello segnato, poi il terzo e così via. Ricostruirai, in questo modo, il tracciato effettivo della strada percorsa.

Successivamente disegnerai anche quello che precedentemente avevi annotato sulle due fasce laterali del percorso (bivi, ponti, incroci, campi,ecc.), tenendo sempre presenti le direzioni e le distanze. Otterrai, così, una cartina topografica delle zone che hai percorso.



 

Le carte topografiche sono riferite al Nord geografico, mentre l'ago della bussola segna il Nord magnetico. Questi due Nord non coincidono; infatti mentre in Nord geografico è situato al Polo Nord, il Nord magnetico si trova all'isola Bathurst, nell'Arcipelago Artico canadese a una distanza di circa 2.200 km dal Polo Nord. Inoltre annualmente il Nord magnetico cambia posizione.

L'ago della bussola non punta al Nord geografico, ma è leggermente spostato verso occidente di alcuni gradi. Molte bussole hanno sul cerchio graduato un piccolo segno colorato: è l'indicazione approssimata del Nord magnetico. Utilizzando la bussola, devi far coincidere l'ago con questo punto e non con il Nord.

L'angolo formato dalla direzione del Nord magnetico e da quella del Nord geografico si chiama declinazione magnetica. Il Nord magnetico cambia posizione, quindi anche la declinazione magnetica varia. Il suo valore e quelli delle sue variazioni annuali sono riportati sulle carte topografiche. In Italia la declinazione magnetica assume valori piuttosto bassi e, per piccole distanze (1 o 2 km), l'errore che si commette trascurandola è generalmente piccolo (qualche decina di metri). Per distanze maggiori, o se devi effettuare una misurazione molto precisa, devi tenere conto della declinazione magnetica.

Il valore della declinazione magnetica è riportato sul margine destro delle carte topografiche dell'I.G.M., insieme alla data in cui è stata rilevata. Il valore ad oggi della declinazione magnetica di una carta si trova in questo modo: calcola quanti anni sono trascorsi dalla data di pubblicazione della carta fino ad oggi; moltiplica gli anni per 7' (la declinazione magnetica diminuisce ogni anno di 7'); aggiungi il valore a quello segnato dalla carta; infine, per avere l'orientamento corretto, sottrai a 360° la declinazione magnetica che hai trovato. Questa sarà la direzione del Nord geografico.

 

Testi di Attilio Grieco - TUTTO SCOUT - Editrice PIEMME: informazioni sull'edizione



 

Quando si parla di azimut molti pensano che questa parola significhi "direzione", ma questo è inesatto perché l'azimut non è una direzione ma un angolo. L'azimut di un certo oggetto ( ad esempio una casa ) rispetto alla tua posizione, è l'angolo formato dalla direzione del Nord e dalla direzione nella quale tu vedi la casa. In altre parole l'azimut della casa è l'angolo formato fra la linea della direzione Nord e la linea che va dalla tua posizione alla casa. L'azimut si misura in gradi (in senso orario): azimut 0° vuol dire che l'oggetto si trova esattamente a Nord rispetto a te, azimut 90° che a te si trova ad Est, azimut 180° che si trova a Sud e così via.

 

Misurazione di un azimut

Porta la bussola all'altezza degli occhi e, con l'aiuto del mirino, punta l'oggetto del quale vuoi misurare l'azimut. Fatto ciò ruota il cerchio graduato fino a far coincidere lo zero (0°) o la "N" con il Nord dell'ago della bussola.
A questo punto leggi il valore dei gradi (azimut) sul cerchio graduato in corrispondenza del mirino. Per eseguire questa operazione senza perdere il puntamento dell'oggetto, devi servirti dello specchio, mettendolo in modo da vedere il cerchio graduato mentre traguardi nel mirino e ruoti il cerchio graduato. 

 

 

Azimut sulla carta topografica

Per misurare l'azimut sulla carta topografica occorre il goniometro. Se vuoi misurare l'azimut di un oggetto da un certo punto, prendi una matita sottile e traccia una linea leggera fra il punto e l'oggetto del quale vuoi misurare l'azimut. Poi, sempre con la matita, traccia la direzione del Nord passante per il punto. Quindi, con un goniometro, misura l'angolo formato dalle due linee: questo angolo è l'azimut cercato

 

Marcia all'azimut

Con questo nome si indica un percorso effettuato seguendo una direzione assegnata tramite un azimut. Generalmente il percorso da effettuare non è rettilineo come una direzione di un azimut, quindi si procederà nel modo seguente: dal punto di partenza misura con la bussola l'azimut che devi seguire e cerca lungo questa direzione un oggetto ben visibile, come ad esempio una roccia o un albero isolato. Poi mettiti in cammino e raggiungi questo oggetto. Qui giunto misura di nuovo l'azimut, cercando un nuovo oggetto e così via, fino al punto di arrivo. Se hai un compagno con te e se non ci sono oggetti particolari visibili, manda avanti il tuo amico lungo la direzione dell'azimut. Quando è sufficientemente lontano, aiutalo a mettersi in posizione sulla direzione dell'azimut, facendogli dei segnali con le braccia o con un fischietto. Quando è in posizione, fagli segno di fermarsi e di aspettarti. Raggiungilo e poi mandalo ancora in avanti a un nuovo punto lungo la direzione dell'azimut. E così via, fino al punto di arrivo.

 

Aggirare un ostacolo

Se, mentre stai seguendo un azimut, incontri un ostacolo che non può essere oltrepassato, dovrai aggirarlo. Per farlo dovrai usare la bussola.

Sistema degli Angoli Retti
Se da A devi raggiungere X, giunto in B misura un angolo retto verso C e misura la distanza BC, contando i passi.
Quando sei arrivato in C misura un altro angolo retto e riprendi l'azimut che stavi seguendo, fino a giungere in D. In D misura un altro angolo retto e percorri una distanza DE, che sarà uguale a BC. Da E riprendi il tuo azimut fino a X.

 

 

Sistema dei 120°
È analogo al precedente, ma in questo caso si devia ogni volta di un angolo di 120°. La distanza BC deve essere uguale alla distanza CD.

 

 

 

Azimut reciproco

Mentre stai seguendo un certo azimut, potresti voler controllare la tua direzione di marcia. Per fare ciò dovrai rilevare l'azimut reciproco, cioè l'azimut del tuo punto di partenza rilevato dalla posizione in cui sei giunto.

L'azimut reciproco si ottiene aggiungendo o togliendo 180° da quello di andata, a seconda che sia minore o maggiore di 180° Ad esempio, se stai seguendo un azimut di 60°, l'azimut reciproco sarà 60° + 180° = 240°.


L'azimut reciproco ti sarà utile per controllare la tua direzione mentre sei in cammino, oppure quando sarai giunto al punto di arrivo del tuo azimut. Potrai servirtene anche per tornare al punto di partenza.

 

Testi di Attilio Grieco - TUTTO SCOUT - Editrice PIEMME: informazioni sull'edizione



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